Lodi, recensione choc contro la pizzeria: «mi hanno messo vicino a un tavolo di gay e a un disabile»

Giovanni Pedretti con il marito Nello

«Credo che il nostro locale non faccia per lei e le chiediamo gentilmente di non tornare da noi». Così Giovanna Pedretti, titolare con il marito Nello di una pizzeria di Lodi ha replicato a una recensione fatta su Google da un cliente evidentemente infastidito. «Mi hanno messo a mangiare di fianco a dei gay» ha scritto nella recensione l’infastidito cliente, «non mi sono accorto subito perché sono stati composti, e un ragazzo in carrozzina che mangiava con difficoltà, mi dispiaceva, ma non mi sono sentito a mio agio». Una considerazione che tradisce considerazione sul mondo dei “diversi” che alla titolare della pizzeria non è proprio andata giù. Perché? Intanto perché in quella pizzeria portano avanti la bella iniziativa dedicata ai disabili della «pizza sospesa». Ciò ha permesso di destinare solo, nell’ultimo anno, oltre 200 buoni ai ragazzi e alle famiglie di alcune associazioni che si occupano di disabili.

Così, sulla pagina Facebook della sua attività, la titolare della pizzeria ha voluto rendere pubblica questa triste vicenda. E ha replicato, con garbo e risolutezza.

«Il nostro locale è aperto a tutti e i requisiti che chiediamo ai nostri ospiti sono l’educazione e il rispetto verso ognuno». Andando poi anche giù dura e decisa: «a fronte di queste bassezze umane e di pessimo gusto, credo che il nostro locale non faccia per lei e le chiediamo gentilmente di non tornare da noi».

Le ragioni? Le spiega la stessa titolare. «Negli ultimi quattro anni in cui adottiamo la “pizza sospesa” questo ha permesso di soddisfare le richieste di centinaia di famiglie con figli disabili: un successo inaspettato per un’idea nata durante il lockdown nel 2020».

E poi: «nel nostro piccolo vogliamo solo portare avanti un messaggio di solidarietà e sono convinta che sia necessario avere maggiore umanità in questo mondo».

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