La sordità congenita non fa più paura e il merito è della terapia genica

Lui è Aissam Dam, ha 11 anni ed è nato in Marocco. Affetto da sordità congenita, ha imparato a esprimersi con una lingua dei segni di sua invenzione finché non è stato selezionato per un test clinico con terapia genica, un trattamento che modifica il Dna correggendone gli errori.

L’innovativa terapia è stata somministrata al Children Hospital di Philadelphia lo scorso ottobre, con risultati incredibili: il bambino ha infatti recuperato l’udito.

«Non c’è un suono che non mi piace» dice oggi il piccolo paziente che ha potuto così finalmente scoprire il mondo dei suoni.

Aissam Damè il primo caso al mondo ad aver ricevuto la terapia, ma non è l’unico.

Casi simili

Un mese dopo la sperimentazione di Philadelphia, la Fudan University di Shanghai ha infatti annunciato di aver ridato l’udito a quattro bambini nati sordi, sempre grazie alla terapia genica.

I pazienti sottoposti alla cura presentavano una mutazione del gene che sintetizza la otoferlina, una proteina in grado di mettere in comunicazione le cellule sensoriali con il nervo acustico.

«Un risultato enorme», dichiara Natalie Loundon, dirigente dell’unità di Audiofonologia pediatrica dell’ospedale Necker-Enfants malades di Parigi.

Roberta Gatto

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