PizzAut sbarca al Parlamento europeo e stupisce ancora

La presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola e Nico Acampora

“Il Parlamento europeo assaggia PizzAut. Lavoro, dignità, inclusione, amore”, questa l’iniziativa svolta a Bruxelles con protagonisti Nico Acampora, fondatore di PizzAut e alcuni dei ragazzi che lavorano nelle sue due pizzerie.

A rendere possibile l’iniziativa, come spiegato nella pagina Facebook di PizzAut, sono stati Brando Benifei, Parizia Toia, Salvatore De Meo e Giuliano Pisapia.

In occasione della conferenza stampa Acampora parla di «un’esperienza straordinaria perché i ragazzi sono stati protagonisti veri. Hanno parlato durante gli incontri con i parlamentari, hanno fatto dichiarazioni importanti. Infine hanno cucinato e servito almeno 200 pizze, testimoniando con i fatti e con le parole che un’inclusione diversa è possibile.

Un’inclusione che passa attraverso il lavoro che dà dignità e autonomia». Per poi aggiungere: «nel nostro Paese, un ragazzo autistico che vive nei centri diurni o residenziali, costa allo Stato fino a 200mila euro l’anno e spesso non sta bene. Quando lavora invece, non costa più nulla, sta meglio e paga anche le tasse».

Lavoro, dignità e inclusione, queste le parole chiave utilizzate più spesso dai ragazzi nel confrontarsi con gli europarlamentari.

La presenza di una realtà come PizzAut al Parlamento europeo, oltre a essere stata un’occasione per ribadire la necessità di portare avanti iniziative come la Card europea della disabilità e l’impegno di superare gli ostacoli burocratici che limitano la libera circolazione delle persone con disabilità nei territori dell’Unione Europea, ha suscitato l’interesse di diversi Paesi (tra cui Francia, Svizzera e Germania) dimostratisi interessati al progetto e convinti a volerlo importare.

La pizzata si è conclusa con Andrea, cameriere e violinista, esecutore per i presenti (tra cui la presidente del Parlamento Europeo Roberta Metsola) dell’Inno alla Gioia.

Emanuele Boi

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