Nel libro “Dammi un segno” i luoghi comuni su disabilità e inclusione

Raccontare il mondo dei sordi, sensibilizzare sui temi dell’inclusione e la disabilità combattendo i luoghi comuni. È l’ambizioso obiettivo del romanzo “Dammi un segno” di Giulia Piana e Barbara Vesco pubblicato da Amarganta. A condurre i lettori nel mondo della sordità è una storia di amicizia.

Le autrici sono Giulia Piana e Barbara Vesco. La prima è una terapeuta del benessere con esperienze nella recitazione e la creazione di eventi. Ha avuto modo di approfondire la conoscenza della Lis grazie a una collaborazione professionale. Barbara Vesco, invece, è una speaker radiofonica, attrice e autrice dell’eBook “Telefonami tra vent’anni”.

L’idea

Spiega Giulia Piana: «dopo un’esperienza nel cinema indipendente, volevo realizzare un docufilm dedicato alla sordità da portare innanzitutto nelle scuole:i protagonisti sarebbero stati sordi e non attori»continua l’autrice, «e questo perché volevo far capire il mondo che si nasconde dietro la sordità e ciò che una persona sorda vive».

E poi, ancora: «rimasi colpita da un ragazzo non udente che cantava e nonostante il suo limite faceva cose straordinarie. Sempre sono rimasta colpita da ciò che persone non udenti riescono a fare mentre spesso chi sente si pone limiti maggiori».

Le restrizioni legate alla pandemia di Covid 19 compromettono però la possibilità di girare il docufilm, portando a maturare l’idea di un libro.

Con una copertina ideata da Francesca Damiani, graphic designer sorda, e arricchito dalle illustrazioni di Edoardo Pipicelli, il libro racconta l’incontro tra Sofia e Brando.

La vita di Sofia è caratterizzata da regolarità mentre Brando è un ragazzo ambizioso che arriva a calcare un importante palcoscenico. I due protagonisti sono affiancati da Nina, Mauro e Daniele, amici con cui condividono passioni e difficoltà.

L’incontro con Mauro Dori e Daniele Barbera

Mauro e Daniele sono due ragazzi che la Piana ha incontrato durante il percorso di ricerca. Mauro Dori è diventato sordo all’età di un anno e lavora come operaio metalmeccanico e docente della lingua italiana dei segni; Daniele Barbera, invece, sordo dalla nascita è cresciuto oralista fino ai vent’anni, quando ha conosciuto la Lis. Magazziniere in una ditta farmaceutica è anche attore e docente Lis.

AperiLis

Nel mese di marzo il libro, attualmente disponibile su Amazon, sarà presentato nel territorio del comune di Verbania durante degli “AperiLis”, aperitivi in cui si parla del romanzo e in cui si ordinerà da mangiare e bere, con il supporto di esperti, attraverso la lingua dei segni.

Va evidenziato come il libro non intenda solo essere uno spunto di riflessione e sensibilizzazione verso l’inclusione sociale e la sordità, ma ha anche una finalità benefica. La percentuale delle vendite riconosciuta alle autrici sarà devoluta interamente a una serie di associazioni che tutelano i diritti delle persone sorde.

Emanuele Boi

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