Disabilità, si comincia finalmente a parlarne senza più remore

Sempre più spesso, in queste ultime settimane assistiamo alla rivelazione senza remore delle modificate condizioni di vita e di salute di illustri personaggi. La malattia e quindi la mutata condizione sociale non viene più nascosta, omessa. E tutto questo senza ragioni di pietismo o di vergogna. L’ultimo, in ordine di tempo è stato il pianista, compositore e direttore d’orchestra Giovanni Allevi sul palco di Sanremo. Raccontando la sua battaglia contro il mieloma senza alcun pietismo, ha dato un messaggio che ha commosso e incantato. E che dire del re Carlo III del Regno Unito che ha reso noto da subito la sua battaglia contro il cancro rompendo quella cortina di riserbo consueto tra i coronati. Quanti altri illustri personaggi hanno palesato la loro personale battaglia contro la depressione, una condizione, un tempo, ritenuta stigma.

Lo scrittore Alessandro Baricco, recentemente ospite della trasmissione televisiva “Che tempo che fa” è ritornato in pubblico raccontando la sua battaglia personale contro la leucemia. E raccontando le sue modificate condizioni di vita.

Sono tutti segnali di un cambiamento di vedute, di attenzione: la disabilità, le modificate condizioni di vita che cambiano non vengono più nascoste, taciute. Non è più una vergogna da nascondere, ma da raccontare, condividere perché tutti possiamo andarvi incontro. Ma è da questi esempi che si possono trarre le ispirazioni e le regole per affrontarle. Al meglio.

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