Ierfop presenta i risultati del progetto GE4Youth

Il tavolo di presidenza

«Affrontare sfide topiche per l’europa, focalizzandoci su persone giovani, anziane e vulnerabili è uno degli obiettivi principali dei progetti europei». Così il presidente di Ierfop Roberto Pili in apertura dell’evento di presentazione dei risultati del progetto GE4Youth (educazione globale per operatori giovanili) tenutosi nella sede centrale di Ierfop a Cagliari. «L’europa è il Continente con la più elevata presenza di anziani. Per questo, le dinamiche socio-economiche europee perdono via via competitività».

E una soluzione arriva proprio dai progetti europei come GE4Youth. In un Continente dove la mortalità è tra le più basse al mondo, risulta necessario investire non solo nel supporto alle fasce più anziane, ma anche e soprattutto nella formazione dei più giovani. «Meno del 30 per cento dei giovani europei con disabilità arriva al ciclo di studi terziario» sottolinea il presidente Pili, «e poco più del 12 per cento in italia, nonostante la nostra legislazione sia favorevole a risolvere queste problematiche».

Inclusione per il futuro

Come sottolinea il vicepresidente Ibba, «fino a qualche decennio fa esisteva solo l’assistenzialismo nei confronti della disabilità: con il lavoro svolto da Ierfop invece, cerchiamo di invertire la rotta, producendo il massimo con le persone con disabilità».

La mission dell’ente

Dal 1991, «lo scopo prioritario di Ierfop è quello di intervenire in favore delle fasce svantaggiate come le persone cieche o con altre disabilità, migranti, persone in condizioni di svantaggio sociale, povertà ed emarginazione» ricorda il direttore delle attività formative di Ierfop Bachisio Zolo, «e in questo, l’Europa ci è di grande supporto».

I progetti europei vanno quindi a inserirsi in un’ottica di «disabilità e inclusione, formazione e lavoro» come ricorda il componente del Cda Claudio Murtas: «e i progetti a livello europeo di Ierfop sono finalizzati a questo scopo».

Buone pratiche internazionali

Partire dal contesto nazionale per diffondere buone pratiche a livello europeo. I tre progetti discussi nel corso del ciclo di incontri partono proprio da questo principio: «proporre in contesto internazionale ciò che Ierfop fa a livello nazionale» commenta Alessandro Melillo, responsabile per Ierfop Sicilia del progetto GE4Youth e direttore dei progetti internazionali. «L’Europa invecchia e va incontro a una serie di problematiche legate a nuove disabilità» premette Melillo, «e come Ue dobbiamo quindi trovare nuove strategie sul tema delle disabilità così da rispondere al meglio a queste problematiche. I feedback positivi provenienti da altri Paesi europei ci consentono di guardare al futuro con entusiasmo e consapevolezza per quanto fatto finora».

I risultati

Durante l’evento di ieri sono stati inoltre presentati i risultati del primo dei tre progetti di educazione globale. «Lo scopo dei progetti internazionali è migliorare la coesione sociale con l’uso di strumenti digitali» spiega Claudia Serra coordinatrice dei progetti europei di Ierfop, «così da di sostenere programmi di educazione globale. Il progetto GE4Youth rivolto a operatori giovanili si propone di assistere i giovani nella crescita personale, sociale ed educativa, e di fornire sostegno a migranti, disabili e rom». Realizzata una mappa comparativa europea basata su questionari somministrati a operatori giovanili di Spagna, Italia con Sardegna e Sicilia, Repubblica Ceca, Irlanda e Polonia affrontando sette aree di contenuto tematico, secondo l’agenda 2030 dell’Onu.

Qui il link della piattaforma dove viene proposto a lettori e agli utenti di registrarsi essendo il progetto dedicato agli educatori che operano soprattutto con i giovani. https://elearning.ge4youth.eu/.

La testimonianza

Tra le partecipanti al progetto, Valentina Incani. «Grazie ai progetti cui ho preso parte, ho capito cos’è la vera inclusione. Abbattere le barriere e i luoghi comuni legati alla disabilità, poter esternare le problematiche legate alla disabilità e contestualizzarle nell’ambito dello scambio europeo».

Roberta Gatto

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