Non vedenti: arriva Tq Braille per leggere le etichette dei prodotti

Si chiama Tq Braille ed è stato presentato il 21 febbraio, in occasione della Giornata nazionale del Braille dall’azienda piemontese Arti Grafiche Parini  specializzata tra le altre anche in packaging commerciale.

Patrocinata dall’Uici (Unione Italiana Ciechi e Ipovedenti), l’iniziativa ha come obiettivo facilitare l’accesso alle informazioni relative ai prodotti in commercio da parte di persone con disabilità visiva.

Come funziona

Tq Braille è una cornice punzonata con la scritta QR Code in caratteri Braille che circonda, appunto, un QR Code.

Inquadrando quest’ultimo con il proprio smartphone, ci si collega a una pagina web con tutte le informazioni relative al prodotto, come ad esempio la lista ingredienti e i valori nutrizionali.

Inoltre, le informazioni presenti sul sito sono accessibili e possono essere lette da sintesi vocale, come voice over e talk back.

Infine, la stampa a punti può essere eseguita su diverse parti dell’imballaggio, con dimensioni differenti e su più tipi di materiale, “a costi irrisori” come dichiara l’azienda.

Un passo avanti verso l’autonomia

È importante sottolineare come il QR Code sviluppato da Parini non sia un semplice ausilio, ma garantisca un diritto delle persone cieche e ipovedenti previsto dalla legge.

Secondo il Regolamento UE 1169/2011, infatti, ogni consumatore ha diritto ad accedere alle informazioni sul prodotto da acquistare, in modo da poter scegliere in maniera consapevole.

Le prime aziende ad aver aderito a questo progetto sono Costadoro, Candioli, e Caseificio Pugliese Fratelli Radicci.

Roberta Gatto

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