Salute mentale dei giovani, a che punto siamo?

Nell’Unione Europea più di 11 milioni di bambini e giovani soffrono di problematiche legate alla salute mentale. È il dato che emerge dal report “La condizione dei bambini nell’Unione Europea nel 2024” realizzato dall’Unicef.

E proprio la salute mentale ha rappresentato il focus dell’incontro tra una delegazione dell’Unicef e il ministro della Salute Schillacci, lo scorso 6 marzo.

La petizione “Salute per la mente di bambini e adolescenti”

Durante l’incontro è stata consegnata idealmente al ministero la petizione “Salute per la mente di bambini e adolescenti” promossa dall’Unicef e sottoscritta da oltre 21mila persone.

La petizione chiede al ministero della Salute, al ministero dell’Istruzione e al ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali azioni a sostegno del benessere psicosociale e della salute mentale di bambine, bambini e adolescenti.

Ricorda infatti l’Unicef come «a livello globale, un minorenne su sette, tra i 10 e i 19 anni soffre di disturbi mentali diagnosticabili. L’ansia e la depressione rappresentano il 40 per cento dei disturbi mentali e il suicidio è una fra le prime cause di morte fra i 15 e i 19 anni nel mondo (seconda in Europa occidentale)».

Il contributo dell’Unicef al Piano d’azione della Garanzia per l’Infanzia

L’Unicef ha inoltre evidenziato l’importanza della collaborazione nel piano d’azione della Garanzia per l’infanzia. Un documento programmatico redatto secondo quanto previsto dalla raccomandazione sulla Child Guarantee al fine di attuare i diritti delle bambine, dei bambini e degli adolescenti nell’ottica di contrastare le diseguaglianze e dare attuazione ai libelli essenziali. Il documento prevede azioni da realizzare entro il 2030 e si pone obiettivi di programmazione, innovazione e intervento con una struttura multilivello.

Nello specifico l’Unicef ha offerto il proprio supporto tecnico per implementare programmi e attività sulla salute mentale, con particolare attenzione alle disparità regionali e all’accesso ai servizi primari.

Emanuele Boi

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