Disabilità e digitale: Il 90 per cento dei siti non è accessibile

Nonostante la maggior parte delle nostre attività quotidiane si svolga attraverso Internet, (ad esempio fare un bonifico, prenotare una visita medica, fare acquisti ecc.), per circa 13 milioni di italiani queste operazioni sono ancora di difficile accesso.

Le persone con disabilità sensoriali, motorie e cognitive possono infatti trovare difficile o addirittura impossibile utilizzare i servizi digitali.

Per questo motivo, la Camera dei Deputati ha recentemente discusso la presentazione dell’Intergruppo parlamentare sull’accessibilità digitale, evidenziando l’importanza di rendere internet accessibile a tutti.

A che punto siamo

Attualmente, solo il 3 per cento del web è veramente accessibile, mentre il 90 per cento dei siti internet non è adeguato alle tecnologie assistive. Una situazione preoccupante, se si considera come molte persone con disabilità siano impossibilitate a svolgere in autonomia le più basilari procedure online.

La legge sull’accessibilità

L’accessibilità digitale non è solo una tematica urgente, ma anche una questione legislativa. Attualmente, multinazionali e pubbliche amministrazioni sono obbligate a garantire l’accessibilità digitale; a partire dal 2025 questo requisito si estenderà anche alle piccole e medie imprese. Tuttavia, c’è ancora molto lavoro da fare: documenti digitali e app mobili realmente accessibili scarseggiano, nonostante la regolamentazione da parte della legge.

Questo si riflette negativamente sulla vita di milioni di persone con disabilità, con conseguenze tutt’altro che positive anche per l’economia. Gli utenti con disabilità sono infatti potenziali clienti, acquirenti e fruitori di servizi digitali e permettere loro l’accesso diventa quindi una questione da risolvere al più presto.

Roberta Gatto

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