Salute, gli under 40 a rischio per i tumori dell’apparato gastroenterico

A far puntare i riflettori sulle aumentate percentuali di cancro gastrointestinale è stata la recente malattia che ha colpito Kate Middleton.

In molti sono rimasti a bocca aperta per il recente annuncio della malattia della principessa del Galles che attraverso un video rivela di avere un tumore gastrointestinale.

La 42enne Kate era stata recentemente sottoposta a un intervento addominale, a seguito del quale ha ricevuto un ciclo di chemio preventiva.

La principessa ha sempre dimostrato di godere di ottima salute e di seguire uno stile di vita sano e lascia quindi ancora più sorpresi apprendere della sua malattia.

Ma quello della consorte del principe William non è l’unico caso di cancro gastrointestinale a esordio precoce.

Secondo una ricerca effettuata da Nature, infatti, l’incidenza di questa tipologia di tumori è aumentata del 28 per cento dal 1990 al 2019 ed è destinata ad aumentare ancora nei prossimi anni.

Le cause non sono ancora del tutto chiare, ma gli esperti hanno avanzato diverse ipotesi.

Il microbioma

Se prima i tumori del tratto gastroenterico colpivano principalmente le persone anziane, ora non è più così. Basti pensare come negli Stati Uniti la prima causa di morte tra gli uomini sotto i 50 anni sia proprio il cancro del retto, seconda causa di decesso per le donne.

Tra le cause dell’esordio precoce dei tumori gastrointestinali ci sarebbero diversi fattori, tra i quali l’obesità, la cattiva alimentazione e l’abuso di alcol. Ma non è tutto qui: molti dei casi non rispondono a questi criteri (Kate Middleton ne è un esempio lampante) e le cause sarebbero quindi da ricercare altrove, ovvero nel microbioma intestinale.

Negli under 40, infatti, quest’ultimo sarebbe stato compromesso sia dallo stile di vita occidentale, sia dall’uso spropositato di antibiotici, tristemente noti per abbattere anche i batteri buoni presenti nel nostro intestino.

Il microbioma (o microbiota) intestinale è sempre più al centro dell’attenzione degli studiosi, perché è forse nell’equilibrio tra i quasi 50 trilioni di batteri presenti nel nostro apparato digerente che si trova la risposta a molte malattie, tra cui anche i tumori.

La ricerca punta quindi a comprendere i fattori di rischio e a prevenire l’insorgenza di queste patologie facendo leva sull’importanza di uno stile di vita sano e sull’attenzione a certi segnali, come il gonfiore addominale, che potrebbero essere scambiati per altri disturbi e rallentare l’inizio delle terapie.

Roberta Gatto

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