Tumore al seno: anche difendersi dalle fake news aiuta a prevenirlo

Circolano tanti falsi miti sul cancro al seno e a dirlo è anche l’associazione Europa Donna Italia che ne affronta alcuni per una migliore prevenzione.

Inquinamento e rischio di cancro al seno

Non ci sono dati certi, tuttavia uno studio recente ha evidenziato come l’esposizione a polveri sottili e biossido d’azoto possa essere in correlazione con la malattia.

Per chi vive in città, quindi, una passeggiata all’aria aperta, al parco o in campagna, gioverà sotto molti aspetti alla salute.

Il fumo aumenta il rischio di cancro al seno

Il fumo di sigaretta non è un fattore di rischio primario, ma aumenta la possibilità di sviluppare metastasi polmonari e aumenta il rischio di recidiva nelle pazienti sottoposte a radioterapia.

Come ben noto, il fumo è tra i nemici della salute, quindi ridurlo o eliminarlo non potrà che apportare beneficio.

Le radiazioni della mammografia causano il cancro

Forse uno dei miti più importanti da sfatare riguarda la mammografia, l’esame diagnostico da eseguire dopo i 40 anni. La disinformazione in merito può infatti rivelarsi un ostacolo alla diagnosi precoce, importantissima per aumentare le possibilità di guarigione e sopravvivenza.

Fortunatamente, la quantità di raggi X irradiati con una mammografia è molto ridotta e l’esame viene eseguito con frequenza altrettanto ridotta perché le radiazioni possano essere un problema.

Quindi, sì alle visite preventive in totale sicurezza.

La terapia ormonale sostitutiva è rischiosa

L’assunzione di ormoni aumenta il rischio di sviluppare la malattia, ma solo leggermente.

Resta comunque importante sottoporsi a controlli periodici se si assumono ormoni.

Il deodorante è pericoloso

Sui deodoranti si è detto di tutto e di più. Le risposte però tardano ad arrivare. Uno studio recente ha infatti analizzato il rischio derivante dall’alluminio e dai parabeni presenti in questi prodotti, ma non ha fornito dati sufficienti.

Nel dubbio, meglio scegliere prodotti il più possibile naturali e privi di queste sostanze.

Usare il reggiseno fa male

Anche in questo caso, si tratta di un falso mito, diffuso in seguito a un articolo pubblicato nel 1995, da tempo sconfessato. Nessun problema, quindi, a indossarlo. Se lo si trova scomodo, però, non è necessario utilizzarlo o si può optare per un modello in cotone senza imbottiture né ferretto.

Uno stile di vita sano, unito a controlli periodici, può dare una grossa mano nel prevenire e contrastare questa malattia. La corretta informazione, poi, può essere un valido supporto per evitare di mettere in atto comportamenti errati o di sottovalutare segnali importanti.

Roberta Gatto

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