Ancora un rinvio per i nuovi tariffari della specialistica protesica ambulatoriale

Niente da fare. Il Decreto ministeriale ancora una volta fa slittare la data di entrata in vigore dei nuovi tariffari per la specialistica ambulatoriale e protesica. Tutto slitta al primo gennaio 2025. Ai nuovi tariffari sono strettamente legate anche tutte le prestazioni a carico del Servizio sanitario nazionale (Ssn) introdotte nel 2017. Dunque, per l’entrata in vigore dei nuovi Lea (Livelli essenziali di assistenza) si è assistito a un primo slittamento dal primo gennaio 2024 al primo aprile del 2024. Ora si annuncia l’ulteriore rinvio al primo gennaio 2025. Non certo una bella notizia per il mondo della disabilità.

Il nuovo Decreto prodotto dal ministro della Salute di concerto con quello dell’Economia e delle Finanze fa slittare ancora una volta la data di entrata in vigore dei nuovi tariffari per la specialistica ambulatoriale e protesica a cui sono collegate anche tutte le prestazioni a carico del Ssn introdotte nel 2017.

Ma perché questo ulteriore slittamento non è da considerare una buona notizia? L’attuale Nomenclatore copre attualmente l’assegnazione di protesi cosiddette estetiche o cosmetiche come pure protesi mioelettriche con tecnologie vecchie. Così, le protesi robotiche di ultima generazione (con costi variabili tra i 20 e i 50mila euro) vengono rimborsate solo in parte. Per intenderci, con un rimborso massimo di 8mila euro.

E c’è anche un paradosso: l’Italia è tra i Paesi più avanzati nel campo della ricerca e della realizzazione di ausili ad alta tecnologia. Ma così non ne può prevedere la vendita e quindi la divulgazione. Senza divulgazione, niente produzione in larga scala così da riuscire a contribuire all’abbattimento dei costi. Da tutto questo, ecco la necessità coltivata ormai da troppi anni di aggiornare il Nomenclatore tariffario al passo con i tempi.

Bachisio Zolo

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