“Mettiti nei miei panni”: all’Università di Piacenza per capire le disabilità

Una giornata, quella del 22 aprile, all’insegna dell’inclusione. Obiettivo principale, sensibilizzare e offrire un’esperienza in prima persona sulle difficoltà affrontate da chi convive con la disabilità.

Attraverso l’iniziativa “Mettiti nei miei panni” svoltasi il 22 aprile nel campus piacentino, gli studenti, i docenti e il personale tecnico-amministrativo hanno partecipato a delle vere e proprie simulazioni di limitazioni visive o motorie, supportati da studenti con disabilità in qualità di tutor e volontari. Sono anche stati organizzati laboratori per sperimentare le difficoltà legate ai deficit uditivi e per conoscere le tecnologie accessibili più diffuse, quali ad esempio sistemi di ingrandimento per la lettura e sistemi per l’accesso al computer, come mouse e joystick, ma anche modalità di comunicazione basate su puntatori oculari o a scansione.

Un’esperienza concreta

“Mettiti nei miei panni” non è solamente una giornata di sensibilizzazione, «ma è un vero e proprio invito a fare un’esperienza concreta» spiega il professor Luigi D’Alonzo, delegato del Rettore per l’integrazione degli studenti con disabilità e Dsa, «e molti, mettendosi nei panni degli altri, si rendono conto di come, con il contributo di ciascuno, la vita può essere più facile per tutti».

Roberta Gatto

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