Il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli a Cagliari

Alessandra Locatelli

A Cagliari il ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli ribadisce l’importanza dell’ultima riforma chiamata a modificare la legge 104 a partire dal prossimo 2025. E per il prossimo autunno ricorda come sia previsto e convocato in Italia «il primo G7 sulla disabilità e l’inclusione».

Ripetendo come un mantra, «bisogna andare oltre il mero assistenzialismo e guardare all’inclusione e alla valorizzazione delle persone».

Un mondo, quello che riguarda disabilità e inclusione, che tocca una larga fetta di popolazione, come spiegato dallo stesso ministro per le Disabilità. «Sono 13 milioni gli italiani che hanno una limitazione negativa con l’ambiente. Questa può essere temporanea o permanente, legata a una malattia cronica, oncologica, o una persona anziana non autosufficiente. Siamo tutti coinvolti. Con questa riforma si vuole andare oltre il mero assistenzialismo, ma guardare all’inclusione e alla valorizzazione delle persone». Una questione che diventa ancora più delicata nella scuola. «In crescita il numero di bimbi con disabilità e disturbi dell’apprendimento. Noi dobbiamo investire su coloro che diventeranno adulti così da creare le condizioni per dare loro un autonomia e una vita dignitosa».

Riforma della Disabilità, il “Progetto di vita”

Tra i punti più “rivoluzionari” del decreto legislativo n° 62 del 2024 c’è l’introduzione del “Progetto di vita”. «Una persona con disabilità e la sua famiglia devono rivolgersi, se hanno bisogno, a tanti enti, sanitari e sociali, con trafile, code e attese. Con questo progetto, invece, sarà la persona con disabilità ad avere intorno a sé tutti gli enti e le istituzioni, obbligati a collaborare, dialogare e cooperare ai suoi bisogni».

Con un principio da ribadire: «ribaltiamo le priorità: vengano prima le persone».

La limitazione negativa dell’ambiente, al livello europeo diventa ancora più estesa. «Sono coinvolti 100 milioni di cittadini su 450. L’obiettivo è migliorare la qualità di vita delle persone. Si parla di tante riforme, dell’ambiente, dei trasporti, dell’economia. Ma prima di tutto vengono le persone. Ribaltiamo l’ordine delle priorità, oltre i numeri e le leggi. Per rendere dignitosa la vita, serve la possibilità di lavorare, non solamente salute e benessere. Bisogna semplificare la vita dei cittadini mettendo al centro le istituzioni».

Via la parola “handicappato”, al suo posto “persona con disabilità”

Altro punto importante è quello legato all’accertamento dell’invalidità civile. «Troppi adempimenti burocratici segnano la vita delle persone» sottolinea ancora il ministro per le Disabilità, «e così abbiamo eliminato le visite di rivedibilità e abbiamo cancellato la parola “handicappato”, sostituita da “persona con disabilità”. Le persone fragili non sono una piccola categorie di persone da aiutare, ma sono la parte più forte del nostro Paese, da valorizzare».

“La possibilità per tutti di essere felici”

Tra gli obiettivi posti c’è anche la normativa caregiver, il testo unico per la disabilità e un tavolo con il ministero delle Infrastrutture su mobilità e trasporti. Aspetti che toccano la quotidianità delle persone. «Ognuno deve poter viaggiare in autonomia, andare in vacanza o a un concerto» sottolinea Alessandra Locatelli, «e la vita di ogni persona passa anche da una dimensione sociale e affettiva: la possibilità per tutti di essere felici». 

In autunno il primo G7 su disabilità e inclusione

Previsto per il prossimo autunno in Italia, per la prima volta nella storia, un G7 su disabilità e inclusione. «Sarà in Umbria, dal 14 al 16 ottobre 2024» annuncia la Locatelli, «e saranno coinvolti i ministri di tutto il mondo, i 7 del G7 ed Europa, insieme a Vietnam, Cile, Kenia e Tunisia, che parteciperanno all’accoglienza, alla prima giornata, davanti alla basilica di San Francesco, aperta a tutti in segno di pace e condivisione».

Gianmarco Cossu

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