Turismo circolare e comunitario: a Bruxelles nasce l’idea di un network europeo stabile per il futuro del settore

Da sinistra, Roberto Pili presidente Ierfop, Alessandro Melillo di Prism, Gaetano Armao direttore master Euro progettazione dell’Università Palermo

Si è conclusa presso l’Ichec Business School la conferenza finale dei progetti europei Ecotours e Trace finanziati nell’ambito del programma Smp-Cosme “Covid-19 Recovery through Sustainable Tourism Growth and SME Support”. Un evento che ha riunito imprese, enti pubblici, università e organizzazioni della società civile impegnate nella costruzione di nuovi modelli di turismo sostenibile, digitale e comunitario.

L’iniziativa, intitolata “Towards a Community-based and Circular European Tourism Ecosystem”, ha visto la partecipazione di rappresentanti della Commissione Europea, di Eismea, delle autorità regionali, di Ierfop Onlus e di numerose Pmi turistiche provenienti da tutta Europa, protagoniste attive dei due progetti.

Il network

La proposta, di dare vita a un network stabile tra tutte le organizzazioni coinvolte nei due progetti, comprese le Pmi che hanno firmato accordi commerciali nell’ambito delle azioni pilota ha l’obiettivo dichiarato di non disperdere il capitale umano, tecnico e relazionale costruito in questi anni, ma anzi potenziarlo, strutturandolo in una piattaforma collaborativa permanente capace di evolvere nel tempo anche in una associazione europea: un “think tank” capace di guidare riflessione, scambio e progettazione comune nel settore del turismo green e digitale.

I commenti

«Oggi chiudiamo formalmente un progetto, ma apriamo una nuova fase» dichiara Alessandro Melillo, coordinatore di Ecotours e Presidente di Prism. I risultati raggiunti» continua Melillo, «dimostrano che siamo pronti a costruire una comunità professionale e di pensiero capace di incidere davvero sulle politiche europee del turismo».

Ierfop Onlus, già firmataria di uno dei business agreement del progetto Ecotours grazie alla sua esperienza formativa in campo europeo contribuirà a formare gli operatori e ha già messo in programma una guida tematica e operativa sul turismo accessibile.

Ierfop Onlus

«L’inclusione non è un’opzione, ma la condizione stessa di un turismo davvero sostenibile e comunitario» dichiara Roberto Pili, presidente di Ierfop Onlus. «In questi progetti abbiamo visto emergere non solo idee innovative, ma anche una nuova sensibilità verso il diritto di tutti a partecipare all’esperienza turistica. Come Ierfop» continua Pili, «ci impegniamo a dare continuità a questo percorso, mettendo a disposizione le nostre competenze per formare operatori capaci di accogliere ogni diversità e progettare itinerari realmente accessibili. La guida tematica che stiamo realizzando sarà uno strumento concreto per tradurre in pratica i valori che ci uniscono: sostenibilità, innovazione, inclusione».

«Il turismo è una risorsa economica che in quanto tale sta subendo profondi mutamenti soprattutto dopo la recente pandemia» sottolinea il direttore della Formazione Ierfop Bachisio Zolo, «e allora è importante che l’impostazione sia aperta e abbia un occhio di riguardo verso una maggiore inclusività e accessibilità perché così si apre a una importante fetta di mercato che ancora oggi non è sfruttata appieno».

L’iniziativa è aperta a tutte le organizzazioni interessate, comprese nuove realtà che non hanno preso parte ai progetti, ma che ne condividono gli obiettivi e le finalità. Ecco l’articolo Turismo circolare e comunitario: a Bruxelles nasce l’idea di un network europeo stabile per il futuro del settore

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